A questo punto il SAPPE sindacato autonomo polizia penitenziaria non ci sta più e chiede l’intervento urgente del Prefetto e del Procuratore della Repubblica poiché non è più possibile accettare che un carcere che dovrebbe essere un luogo per l’espiazione della pena per chi commette reati, si trasformi in un vero e proprio manicomio con detenuti pazzi con “licenza di uccidere” poiché tanto poi non pagheranno nulla.
Non bastava il fatto che il carcere di Taranto sia il carcere più affollato della nazione con circa 600 detenuti a fronte di non più di 300 posti regolamentari .
Non bastava il fatto che a tale drammatica situazione si contrappone la minor percentuale agente/detenuto della nazione grazie anche alla irresponsabilità del vertici del DAP(Santi Consoli, Buffa, De Gregorio) e del peggior ministro della giustizia “ORLANDO” che dalla sera alla mattina dalle loro ovattate e climatizzate stanza dei bottoni, hanno deciso di diminuire l’organico dei poliziotti dai 357 del 2001( 340 del 2013) ai 277 del 2017(ben 80 agenti in meno) odierni.
Da quando poi hanno chiuso i manicomi criminali i pazzi vengono buttati nelle carceri normali e così anche Taranto insieme ad altre carceri della regione, è diventato anche un manicomio in cui molti di detenuti con seri problemi psichiatrici, creano caos e difficoltà ai poliziotti ed alla restante popolazione detenuta.
Eppure esiste una legge dello stato che ha trasmesso tutte le incombenze sanitarie inerenti i detenuti all’ASL che, dovrebbe gestire h.24 questi pazzi, ma nei fatti non destina a loro che pochi minuti al giorno di specialisti psichiatrici.
Così i poliziotti di Taranto che già da soli devono gestire più sezioni detentive(circa 200 detenuti) , sono alla mercè di questi pazzi che si permettono di minacciarli, finanche aggredirli provocando loro lesioni anche gravi.
Sono decine i poliziotti che a Taranto hanno dovuto far ricorso alle cure del pronto soccorso dopo essere stati attaccati da questi pazzi che non hanno nulla da perdere, senza dimenticare che qualche mese fa si sfiorò la tragedia con uno di questi che, fu fermato all’ultimo momento mentre cercava di colpire alla gola un educatore con un pezzo di vetro.
Il SAPPE chiede perciò alla Procura di Taranto di intervenire per verificare eventuali violazioni od omissioni da parte dell’ASL di Taranto che non rispetta la legge sull’assistenza dei malati psichiatrici , nonché verificare se il taglio drastico di organico operato dai dirigenti del DAP e dal Ministro Orlando, non abbia messo a repentaglio la sicurezza dei poliziotti, dei detenuti ristretti, nonchè della cittadinanza di Taranto.
Al Prefetto si chiede di convocare con la massima urgenza sia il dirigente generale dell’ASL di Taranto che i vertici dell’Amministrazione penitenziaria acchè ognuno per la propria parte di competenza, prenda i dovuti provvedimenti poiché la situazione è diventata insostenibile.
Il SAPPE si augura che sulla questione carcere di Taranto vengano alzate le antenne da parte degli organi competenti, anche se i responsabili di questa situazione, alcuni dei quali siedono ancora negli scranni del DAP, sono facilmente individuabili ed in caso di eventi critici e drammatici ne risponderanno dinnanzi alla legge.